18 giugno 2016

di Divorzi e di Separazioni: portali verso la Consapevolezza

La fine del tuo matrimonio non è la causa prima del tuo dolore poiché ha portato a galla una tua ferita antica. 
La causa prima è il senso di abbandono del Padre Celeste.
Riuscire ad amare ancora, per te, diventa facile se lasciato a livello impersonale, puoi amare generalmente l’esistenza, puoi innamorarti ardentemente del tuo lavoro, dei figli, degli amici… ma non riesci più ad amare una porzione di esistenza grande come l’infinito e racchiusa in una sola persona.
Puoi imparare ad amare per una notte, dando tutto te stesso… fino al momento in cui sbatti fuori casa quella persona che finalmente ti lascia tornare alla tua vita.
Puoi amare per un mese, fino a quando lasci quella persona tornando alla tua zona di comfort che davvero non è niente male: sei libero, fai una bella vita e le persone dell’altro sesso ti cercano, hai successo nel lavoro poiché ti ci dedichi finalmente anima e corpo.
Non solo le cose ‘brutte’ bruciano ma anche quelle belle: lo fanno quando vanno a bussare alla Ferita del tuo cuore.
Anche una persona che si innamora di te sentitamente può farti vacillare, può bruciare, poiché comprendi che è lo specchio di una parte di te che vuole aprire il cuore di nuovo…
Quando hai perso il senso di quel ‘per sempre’, quando non senti più il calore di una famiglia che si è rotta, impari ad essere per te madre e padre, impari ad essere madre e padre per i tuoi figli, diventi un po’ androgino e sviluppi qualità che ti rendono completo.
Dentro te qualcosa si è lacerato e mal ricucito.
Finalmente basti a te stesso, hai ricostruito sulle macerie, e stai bene. La tua vita è piena.
Quando hai amato al punto di sposarti e di avere dei figli con il coniuge, e poi la famiglia si è divisa, senti che per questa incarnazione può bastare così, per te e per le persona accanto a te che hanno sofferto a sufficienza.
E ti prepari ad una vita di piena, soddisfacente e libera solitudine.
Ogni tanto, quell’alito di vento gelido a bagnarti gli occhi, quella tua ferita che riacutizza, per un attimo, quel vecchio dolore, che ti accompagna lungo il cammino e ti aiuta a meglio comprendere le ferite dei compagni sulla Via.
Una parte di te gioca allora uno scherzo: incontri qualcuno che è semplicemente imperdibile.
Nemmeno con tutti gli sforzi possibili puoi allontanarlo da te poiché l’hai creato proprio bene: non solo possiede tutte le caratteristiche adatte a farti lavorare sulla tua ferita, ma è parecchio insistente, così insistente da riuscire a creare uno spazio dove non entra nemmeno uno spillo, così convinto da riuscire ad infilarsi in un cuore spalancato, eppure chiuso.
La realtà è frutto di una creazione inconscia.
Questo nuovo paradigma mostra chiaramente come tu abbia deciso, nonostante il tuo difenderti, di aprire il cuore ancora una volta.
Non amerai per sempre: amerai Adesso e – oramai ne hai le prove per esperienza diretta – farai un Lavoro con quest’Anima che ha deciso di vedersi sbattere in faccia il tuo cuore chiuso un milione di volte, prima di poterlo vedere nuovamente spalancato.
E’ un Lavoro che avete deciso di fare insieme molto prima di incarnarvi qui.
Nel momento in cui non desideri più innamorarti, puoi lasciare spazio nella tua vita per l’arrivo di qualcuno con cui potrai imparare ad Amare.
Nel momento in cui non vuoi più amare per sempre, imparerai ad amare Sempre.
I divorzi sono un portale per la Gioia, le separazioni sono un viaggio in limousine per l’illuminazione.”


Linda Molin

2 giugno 2016

Mai prima in vita usai un'immagine che descrivesse così perfettamente le parole di un testo. Eppure....

Altra immagine censurata. 

Questa volta volevo parlare dell'EPIDURALE raccontando attraverso un volto e un corpo, totalmente "abbandonato", l'inutilità di questa pratica (quando non strettamente necessaria (parentesi nella parentesi: vige un qualche obbligo di precisazione per non sembrare dei pazzi estremisti, secondo cui, sebbene oramai lo sappia anche il mio cane che essere PRO natura non significha essere ciechi e sordi a tutto il resto, bisogna sempre mettere i puntini sulle i a costo di sembrare ridondanti o peggio ancora idioti)). R-assicurare sul fatto che si può raggiungere uno "stato" simile senza alcuna interferenza esterna, mantenendo semplicemente centratura e intimo contatto con se stesse.
Non mi pareva potesse esistere immagine migliore per descrivere tutto questo e accompagnare le parole di Antonella Sagone, che in un'intervista disse:

"Questo modo di “soffrire” il parto è il prodotto di una certa cultura e di un certo approccio all’assistenza in travaglio di parto.
Tale cultura ha imposto alle donne un modello sacrificale di maternità, e l’ha relegata in una posizione totalmente passiva, di “paziente”, facendo di un evento sano e vitale un fatto medico. gente che si rivolge alla madre impegnando la neocorteccia del suo cervello (cioè le attività intellettive superiori), razionali, in un momento in cui queste dovrebbero essere silenti per consentire l’attivazione della paleocorteccia, che regola i meccanismi nervosi ed ormonali istintivi. Il dolore di parto ha anch’esso una sua funzione in questo quadro, perché fa scattare la produzione di endorfine, che sono degli analgesici naturali. Michel Odent, pioniere del parto attivo, parla inoltre di “riflesso di eiezione del feto”: un processo mediato da potenti rilasci di ormoni, come endorfine, prostaglandine e soprattutto ossitocina, che dà luogo a fasi espulsive rapide ed estremamente efficaci. La donna che partorisce in questo stato raggiunge un livello di coscienza che la fa immergere profondamente nel proprio corpo, in una condizione rilassata e concentrata insieme, sa istintivamente come respirare e muoversi nei diversi stadi del travaglio, e difficilmente finirà per partorire supina, come uno “scarafaggio rovesciato”, secondo un’efficace definizione.

Quando si consente alla natura di esprimersi secondo il suo programma innato, il dolore rientra in un quadro che è gestibile dalla donna. Ma questo la maggioranza delle donne non lo sa.

11 febbraio 2016

Sulla libertà di espressione

Da 'Il genocidio invisibile', di Silvano Agosti.
La tragedia delle ciliege triangolari

"... Il fatto è che l’essere umano, intorno ai cinque anni di età, si presenta come la miniatura di un universo perfetto: chiede il perché di tutto, tocca tutto, si offre a tutti, esplora incessantemente il mondo che lo circonda, si muove senza sosta, gioca, canta, si difende, si dispera fino a ottenere ciò che vuole e i suoi stessi comportamenti sono un’arte, in quanto coincidono perfettamente con ciò che sente e prova e afferma e nega.
Poi questo capolavoro vivente (qualsiasi sia la sua origine) approda nello spazio scolastico e viene immediatamente sottoposto a secche restrizioni: lo obbligano a star seduto, non può esprimersi o intervenire se non quando “tocca a lui” e, quando chino sul foglio si abbandona con gioia alla propria creatività e disegna ciuffi di ciliegie di forma triangolare di un delicato color rosa, implacabilmente “la maestra” fa notare che: “No piccolo mio, stai più attento, le ciliege non sono triangolari, sono rotonde.” La grande mano della maestra imprigiona la manina smarrita e la obbliga a correggere i triangoli in altrettanti cerchi. “Così… così… E poi non sono rosa, sono rosse. Le ciliege sono rosse!”
E da quell’istante ha inizio il percorso della sfiducia in se stessi, indispensabile per sottomettere un essere umano e fargli credere sia ineluttabile negare a se stesso il tempo del gioco e della vita. Quando la sua sottomissione alla fine dell’esperienza scolastica sarà tale da subire con tremore e ossequio la tortura di esami insensati e vessatori, in cambio riceverà il diploma. Maturo.
Maturo a sottomettersi per tutta la vita a un lavoro di otto o dieci ore al
giorno, insomma un ergastolo vestito da “necessità sociale”...."


















Altre interessanti letture a riguardo

16 gennaio 2016

Estrazione del feto? Via Crucis? il Parto Oggi

L aumento della spesa sanitaria a cui abbiamo assistito impotenti nelle ultime decadi sta portando il servizio sanitario pubblico sull'orlo del collasso e malgrado l italia sia un paese in cui sono presenti grandi risorse ed eccellenze sanitarie, sempre più spesso non siamo in grado di offrire a cittadini servizi e cure necessari. Carenze e difficoltà (grave mancanza di personale con blocco del turn-over, mancanza di posti letto in ospedale, lunghe liste d'attesa per analisi strumentali, aumento del ticket sanitario, ecc) sono diventate talmente comuni da non fare neanche più notizia e hanno costretto molte persone a rivolgersi al percorso sanitario privato. Dunque è necessario e urgente un cambiamento nella gestione che possa permettere un'efficace ottimizzazione delle risorse.

11 gennaio 2016

Io sono. Chi sono Io? Io sono ben altro.

"Con risolutezza e tenerezza andate in cerca dei vostri automatismi;
ripeto "con tenerezza", perché che scopo avrebbe aggiungere tristezza e rimprovero laddove ci sono già oblio e sofferenza?!
Sì, sono i vostri automatismi, i vostri riflessi condizionati,
le vostre memorie che generano l'argilla con cui impastate la vostra quotidianità."
(dalla sottomissione alla libertà)


Oggi Per Te. Per Me. Per Noi.




"... però in una stanza vuota la Luce si unisce allo spazio
La Luce si unisce allo spazio in una cosa sola
La Luce si unisce allo spazio in una cosa sola indivisibili."



10 gennaio 2016

in una Foto

Ho fatto delle foto.
Ho fotografato invece di parlare.
Ho fotografato per non dimenticare.
Per non smettere di guardare.
Daniel Pennac










È un'illusione che le foto si facciano con la macchina ...
si fanno con gli occhi, con il cuore, con la testa.
Henri Cartier-Bresson
Unknown Photographer





4 gennaio 2016

il digiuno secondo polly. e la lentezza.

Polly è una come tante, e come tanti di noi ha le sue tematiche con il cibo.
Magari non sono poi così eclatanti ma ad esempio c'ha sta cosa coi carboidrati (che abbia a che fare col “TemaMadre”?) dai quali, dopo la nascita del suo ultimo figlio, a periodi, proprio non riesce a staccarsi.
(ah, non serve sviluppare un'ossessione per un cibo per rientrare nel club, anche un organismo che non assorbe i nutrienti è un chiaro indice che qualcosa va sistemato nel contesto dell'alimentazione.)
Ma torniamo a lei: è una che al digiuno ci pensa da quand'è ragazzina (l'ha visto fare molte volte dai genitori che il venerdì si privavano del cibo per motivi prettamente religiosi) e che ha sempre sentito che le avrebbe giovato molto ma, di fatto, non è mai riuscita a digiunare manco du ore.
Poi succede qualcosa che, in modo del tutto naturale e istintivo la fa svegliare un bel mattino dicendo:

14 dicembre 2015

Un metodo per trasformare ciò che ti limita e attivare le tue risorse: il Neuro-Training

Il Neuro-Training® è una disciplina che risponde in modo globale alle esigenze di benessere dettate dall'attuale società. Unendo metodologie occidentali a concetti propri della tradizione orientale, ha come scopo il raggiungimento di una migliore qualità di vita, che persegue allenando le persone ad utilizzare al meglio le proprie risorse fisiche e mentali, a sviluppare appieno il proprio potenziale e a gestire lo stress – elemento non trascurabile del vivere contemporaneo – per raggiungere i propri obiettivi. L'assenza della malattia è il primo passo verso un effettivo benessere. La richiesta che sempre più persone esprimono è quella di assumersi la responsabilità del proprio stato di salute, di sentire scorrere quelle energie che servono per realizzare i propri sogni e progetti.

COME FUNZIONA
Il Neuro-Training® opera nel contesto di una procedura ben definita, atta ad ottenere i risultati desiderati, che prevede l'uso del "monitoraggio muscolare". Nell'effettuare il monitoraggio, il Neuro-Trainer sceglie un "muscolo indicatore" che risponda durante la seduta in merito allo stress dell'intero organismo. Cerca così la risposta a sfide di varia natura (fisiche, emotive, mentali, ecc.) ed individua rapidamente, senza andare per tentativi, l'area di stress prioritaria: da qui si sviluppa la procedura che avvia il cambiamento e porta l'organismo ad organizzarsi nel modo migliore per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Il monitoraggio muscolare permette di percepire i cambiamenti di risposta muscolare riferiti ad un qualche "blocco" del sistema che impedisce alla persona di rispondere con efficacia ai cambiamenti e alle sfide; in questo modo è possibile sia scegliere le Migliori Opzioni Neurologiche prioritarie da applicare, sia ottenere le prove dei progressi. Le migliori opzioni sono molte e considerano tutti gli aspetti dell'uomo nella sua globalità: possono coinvolgere il sistema energetico sottile, come ad esempio il riequilibrio dei chakra, dei corpi aurici o lo sfioramento dei meridiani; o essere più legate al corpo fisico, come ad esempio dolci input di mobilizzazione, stimolazione dei punti neuro linfatici o neuro vascolari; possono essere mentali, emotive o vibrazionali come l'uso dei Fiori di Bach; o biochimiche, come la rilevazione dei cibi e dei sostegni più adatti a supportare l'energia della persona.

GLI OBIETTIVI
Il Neuro-Training® non si interessa dei sintomi e non formula diagnosi (che restano di competenza medica). Il sintomo è la cosa migliore che il corpo possa fare in un dato momento, lo stress minore. Il Neuro-Training® non mira ad eliminare i sintomi, non si focalizza su di essi, bensì cerca di capirne i messaggi e di creare i presupposti affinché il sintomo non abbia più ragion d'essere e l'organismo non sia costretto a creare nuovi modi di esprimere il suo disagio (modi che spesso sarebbero peggiori dei precedenti). Esso fa invece qualcosa di diverso: fissa assieme alla persona contesti di lavoropositivi, in modo da spostare l'attenzione dal problema al risultato, dal disturbo al benessere, dalla domanda alla risposta.
Lo scopo del Neuro-Training® è fare in modo che la persona attivi e riorganizzi le proprie risorse profonde e sviluppi la propria capacità di raggiungere e mantenere un livello di equilibrio ottimale per una buona qualità della vita. La persona impara così a non giudicarsi e a non giudicare, impara ad amarsi e ad amare, a comprendere le proprie dinamiche e le proprie verità, a riappropriarsi della sua capacità di scelta e discernimento, ritrovando così l'opportunità di rimettersi sul suo cammino.

A CHI SI RIVOLGE
Chiunque si rivolga ad un Neuro-Trainer fissa, all'inizio della seduta, dei contesti personali che possono riferirsi ad ambiti fra i più diversi e che sono per lo più rivolti allo stato del proprio benessere nella vita quotidiana. Per fare qualche esempio: relazioni, famiglia, temi femminili, rendimento sul lavoro, a scuola o nelle attività artistiche o sportive, energia fisica, emotiva e mentale, consapevolezza corporea, sviluppo delle proprie capacità, auto allenarsi a stili di vita salubri, realizzare il proprio scopo nella vita, esprimersi, avere vitalità e buon umore, e molto altro. La persona che si rivolge ad un Neuro-Trainer può anche essere una persona sana, che vuole conoscersi meglio e diventare più consapevole di sé stessa e dei propri meccanismi di reazione allo stress, sviluppare il proprio potenziale, valorizzare e riorganizzare le proprie risorse a tutti i livelli, in modo da essere totalmente realizzata, in equilibrio ed in armonia con se stessa, con gli altri e con l'ambiente.



Elisabetta Pevarello
Neuro-Trainer certificata presso il College of Neuro-Training di Melbourne, Australia
Operatore Olistico SIAF 
Professionista Disciplinato ai Sensi della Legge 4/2013

Per informazioni e appuntamenti
elisabetta.pevarello@gmail.com
349 5636350

4 ottobre 2015

Sulla fragilità dei legami affettivi



Amare e’ decidere
e affonda le sue radici nel coltivare i sentimenti
e non nel nutrirsi solo di emozioni.
L’amore di coppia si basa sulla decisione di stare insieme,
sul fatto che questo e’ meglio che separarsi,
ogni difficoltà diventa una sfida da affrontare
e non un ostacolo che mette in crisi sistematicamente la scelta
di condividere la vita insieme.
Ogni incomprensione non e’ una catastrofe a cui segue il desiderio di terminare la relazione e cercare soddisfazione altrove
ma uno spazio in cui confrontarsi, chiarirsi e conoscersi, insieme.

Tratto da Amore Liquido di Zygmunt Bauman

23 settembre 2015

trattavasi di pausa estiva? in ogni caso è finita: Expo no.

Expo sì
Expo no



Alla fine ci sono andato (a moderare un dibattito) e mi sono convinto che non porterei mai una classe di ragazzi all’Esposizione mondiale, la Gardaland di Milano. Chi fa il maestro ha il dovere di chiedersi: cosa voglio insegnare ai ragazzi? Come voglio parlare loro del cibo, della terra, dell’aria? Vogliamo dire la verità ai futuri cittadini o mostrare loro una cartolina patinata del mondo? Ecco, se quest’ultima è la vostra intenzione, allora potete andare a visitare Expo 2015.

4 giugno 2015

Quand è il papà a raccontarci il "suo" Parto in Casa

Altra Giornata Internazionale del Parto in Casa

Questa volta però la festeggiamo dando voce ai Papà incontrando tre famiglie che ci parleranno della loro esperienza.

Sabato alle 15.00
sempre a Kasadanza

Qui maggiori dettagli




Accompagnami. è il desiderio di ogni donna. In ogni mia scelta. Per ogni sentiero che sento di dover percorrere.
Tu generi la vita e mi hai fatto dono della maternità
Puoi nutrire il tuo bambino con la tua presenza maschile
Puoi aiutarmi ad aprirmi al bambino perché tu mi conosci meglio di chiunque altro
Puoi proteggermi dai pericoli

La nascita di un bambino ha assai poco a che vedere con il fare. la caratteristica della nascita è la passività, l'abbandono, il lasciar andare e il lasciarsi aprire. Lasciare che succeda.

Al posto del fare subentra l'essere:
io sono qui per te, con tutta la mia attenzione, con tutto il mio amore
Sono aperto ai tuoi bisogni e pronto quando mi chiedi
Sono accanto a te anche quando vai da sola nella tempesta che ti attraversa, con la mia disponibilità e il mio amore

Puoi fare davvero molto. Puoi sostenere la tua compagna in tanti modi:
forse ha bisogno di contatto fisico, di essere massaggiata, sostenuta, abbracciata. Forse non vuole nessuno vicino, allora puoi proteggere l'ambiente e cercare di eliminare i disturbi. Incoraggiare il vostro bambino parlandogli, facendo sentire la tua mano rassicurante

Verena Schmid


26 aprile 2015

e quando li incontri non li lasceresti andare

Il mio sguardo
Il tuo sguardo
Il suo sguardo

Ciò che ti appare è senza maschere. Nessun velo, a coprirne la vastità.
È un contatto necessario. Ci si può perdere. O immergere. O fuggire.
Riflette il nostro essere. In quel momento. E il nostro essere di sempre, di vite lontane e di vite recenti.
Le difese si abbassano e si entra, si penetra al suo interno.

























I miei occhi
I tuoi occhi
I suoi occhi

Gli occhi si sa, sono lo specchio dell’anima per la capacità del nostro sguardo
di riflettere sentimenti e stati d’animo
di espressione di ciò che realmente siamo e sentiamo.

Ne parla anche il Terzo Specchio Esseno dei Rapporti Umani

22 aprile 2015

22 Aprile. Oggi.

Oggi, nel giorno in cui si celebra MadreTerra, ringrazio
Per tutto quello che ho dato
e per tutto quello che ho ricevuto.
Per la bellezza nella mia vita
e per i dolori che ho conosciuto.
Per le sfide che ho affrontato
e per quanta strada ho fatto finora.
Per il mio coraggio e i miei doni
e per la saggezza che ho conquistato.
Per il viaggio e l’esperienza
e per la gentilezza lungo la via.
Per i miei sogni e i miei desideri
e per la fiducia che ho imparato.
Per la gioia e l’inspirazione,
e per lo scopo che ho appena scoperto.
Per i miracoli che verranno,
e per quello che il domani ha in serbo per me.
Per tutto l’amore che ho conosciuto
e per quello che ho ancora da dare.
Per i miei amici, per la mia casa, e per la mia famiglia
e per il tempo di trovare me stesso.
Per l’abbondanza e la semplicità
e per la grazia e l’opportunità.
Per la possibilità di fare la differenza
e per la fede di sapere che la farò.

D.D. Watkins



9 aprile 2015

Per Te. Per me. Per tutti i nostri rapporti.




Rispetto quello che tu Sei
La tua strada, la tua verità, la tua storia.
Camminiamo insieme per ammirare lo stesso orizzonte, non per non spostare mai lo sguardo oltre noi.
Desidero che tu sia chi cammina accanto a me
E non quello che mi impedisce di percorrere la mia vita.
Ti libero di tutto ciò che dovresti fare per soddisfare i miei bisogni.
Ti libero anche dal pensiero di quello che credo dovrebbe essere l’amore,
libero anche me da questo, perché rispetto la tua sacralità e la mia.
Ci meritiamo di più di quello che abbiamo sempre chiamato amore.
Noi siamo benedetti con un amore diverso, che non fa male, che non ha aspettative, e dona perché dare è la sua essenza, un amore che libera onorando l’altro, un amore che prevede lo stare insieme ma anche la possibilità di solitudine e vive esclusivamente nel presente.
Perché è nel presente, qui e ora, che noi stiamo costruendo.
Con un nuovo filo, un filo forte, una tela diversa, che sostiene senza giudicare essendo composta di comprensione reciproca.
Per te
Per me
Per tutti i nostri rapporti

La Mujer Lunar



... in dicotomia per la contrapposizione con 



5 aprile 2015

CEN SU RA

Per Censura si intende il controllo della comunicazione o di altre forme di libertà (di espressione, pensiero, parola) da parte di un'autorità. Nella maggior parte dei casi si intende che tale controllo sia applicato nell'ambito della comunicazione pubblica, per esempio quella per mezzo della stampa o altri mezzi di comunicazione di massa; ma si può anche riferire al controllo dell'espressione dei singoli. fonte Wikipedia
E su fb succede spesso. Tipo con questa immagine oppure quest'altra
Insomma, non è che di punto in bianco mi sveglio una mattina e inizio a pubblicare immagini di vagine più o meno esplicite a vanvera (o come indica il dizionario dei sinonimi e contrari della Treccani: senza riflettere, a casaccio, a cazzo di cane, alla leggera, come viene viene, distrattamente, superficialmente, sventatamente) è che quel giorno la vedo,  
mi colpisce, mi intenerisce, mi affascina e naturalmente penso di volerla condividere con tutti. Ma poi inizia il calvario della Vergogna, del Senso di Pudore, dei Tabù e dei Blocchi a livello Sessuale. Aleggia lo spettro del Cattolicesimo. Della femminilità soppressa, non accettata e non riconosciuta.
E sembra doveroso Sdoganarla sta Vagina (lettura consigliata per sdoganarla: Conos (Fiche) ) e perdersi in una normale conversazione su un'arancia che lascia spazio a discussioni filosofiche su masturbazione e fighe scatenando un inaspettato consesso di intelligenze
In tutto ciò, sapere che c'è sempre un luogo protetto, questo ad esempio, in cui nessuno può entrare se non in punta di piedi e nel quale solo tu puoi essere o meno il censore di ciò che lo abita, mi è rassicurante.



24 marzo 2015

Non esiste proprio nulla che sia scontato

SALUTE

per la maggior parte delle persone significa “non ammalarmi” ma la definizione di una parola non può basarsi sul suo contrario.
La salute è la facoltà di utilizzare i propri processi di auto guarigione in ogni momento. È un processo fisiologico della vita. Godere di buona salute corrisponde proprio alla capacità di stimolare i propri processi di auto guarigione continuamente. Se la norma è guarire sistematicamente, ciò significa che la malattia è una necessità (una funzione biologica naturale) e la guarigione un obbligo.

Non è poi così scontato che l'essere umano attribuisca il giusto o anche solo letterale significato alle parole che usa. Specie se si lascia influenzare da chi non ha esattamente a cuore il nostro Benessere e la nostra evoluzione.

La malattia diventa quindi un’amica, perché fornisce il significato, guida e avverte continuamente: una presenza per risvegliarsi di fronte a una guarigione indispensabile alla “crescita”. La malattia è il risultato della Compensazione.

“Liberata dalla connotazione di cattiveria e crudeltà, questa appare come lo strumento scelto dall’anima per segnalare uno smarrimento, impedire di cadere in errori più gravi e per ricondurci sul cammino della Verità  e della Luce, dal quale non ci si sarebbe mai dovuti allontanare”.

Un tentativo di auto guarigione avviato dal cervello.
Il più delle volte la guarigione avviene senza l’intervento di quella che viene chiamata coscienza, la quale non è localizzata nella testa bensì in tutte le cellule del proprio corpo.
Un disordine in campo psico affettivo diminuisce il sistema di difesa dell’organismo e permette ai batteri di svilupparsi.
Il corpo, il nostro amico più fedele, crea le malattie per risvegliarci e spingerci al cambiamento. Una guarigione è possibile solo nel momento in cui la persona grazie a una presa di coscienza interiore, diventa allora, il medico di se stesso e raggiunge quello che sta cercando: la libertà.

tratto da Denti & Salute





Qualche lettura sull'argomento qui e qui 

18 marzo 2015

Io sono Maria Maddalena

Mi sono elevata al di sopra della ferita femminile e ora desidero toccare questa area di dolore con molta gentilezza per aiutare le donne a guarire. Vorrei vederle rinascere con gioia e fermezza, così che il potere del femminile possa ritornare in maniera pacifica. Io non desidero lottare o combattere. Vengo in pace e ho un appello speciale per le donne. Siete state tutte ferite nel corso della storia, ma in quest’epoca state riguadagnando la vostra forza. Questa è la vostra epoca, questo è il vostro momento. Voglio rammentarvi che anche gli uomini hanno bisogno di aiuto ora. Voi, in quanto donne, conoscete bene la ferita nella vostra pancia, il dolore e il trauma dell’essere degradati. Ma che cos’è successo agli uomini? 

12 marzo 2015

Facciamo un patto, mi disse.

Non immaginavo nemmeno quanto ciò che stava per dire mi avrebbe ispirato.

"La cosa più difficile a questo mondo è evitare di reagire allo stesso modo a stimoli simili. Ti fai del male e ti deprimi. Ogni persona ha un modo di reagire tutto suo, risponde a impulsi che derivano dall'infanzia ..."

A quel punto fece una pausa. Io pendevo dalle sue labbra; non mi aveva mai catturato in quel modo. Rimase in silenzio per un pò e pensai che avesse perso il filo, invece aveva tutto chiaro in testa.

"Questi impulsi ci rendono sempre infelici, perché ci riportano sempre agli stessi punti dai quali siamo già passati, dove troviamo decisioni e impulsi che a loro volta ci riconducono a punti simili a quello di partenza. E cambiare quegli impulsi e le abitudini è quasi impossibile."

Si fermò un'altra volta. Ci guardammo ... Stava per nascere il patto.

"Ecco che cosa ti propongo: permettimi di modificare i miei impulsi rimanendoti accanto. Non giudicarli e non metterli in discussione. Io farò la stessa cosa con te. Ti permetterò di cambiare, di scavare dentro di te, di offrirmi un'altra versione di te stesso; non la giudicherò. Voglio che tu possa essere te stesso, quando sei con me. Voglio che la tua risonanza interiore, quella che ti fa vibrare, corrisponda alla risonanza esterna. Voglio che tu ti senta completo. Che non senta il bisogno di cercare le risposte perché le hai già dentro."

Mi guardò. Mi stava offrendo di mettere fine alle mie sofferenze.

"Ma tutto questo funzionerà solo se facciamo un patto. Se siamo uniti, se ci fidiamo a vicenda, se davvero ci sarà il rispetto imprescindibile affinché l'altro possa modificare i propri impulsi. La sfera che abbiamo intorno ormai ci impedisce di muoverci. Quella sfera è costruita con i nostri impulsi più tenaci. Creare una nuova sfera che ci protegga è difficilissimo ma è l'unico modo per continuare. Ti propongo di creare quella nuova sfera che ci permetta di essere il tuo nuovo tu e il mio nuovo io."


Non siglammo quel patto con un Si, perché avrebbe significato attivare un impulso che entrambi avevamo spesso utilizzato in altre occasioni.
Ci baciammo, stretti in un abbraccio.
Rimanemmo in silenzio e quello stesso giorno ebbe inizio il patto.
Andò come lei aveva previsto e ci permettemmo di cambiare.
Fu qualcosa di epico ....




Albert Espinosa

22 febbraio 2015

Dolce e Crudo


Prima di condividere con voi tre semplicissime ma straordinarie dolci merende completamente prive di zuccheri aggiunti e dal risultato assicurato,
uno sguardo a L'essenza del crudo:

LA NOZIONE DEL PH: l'equilibrio chimico del corpo è fondamentale. Le malattie degenerative si sviluppano naturalmente in un terreno acido e stagnante mentre la vita si sviluppa in un terreno alcalino. Le ultime parole di Louis Pasteur sul suo letto di morte furono Il microbo è nulla, il terreno è tutto.
L'IMPORTANZA DEGLI ENZIMI e dei NUTRIENTI: la cottura distrugge questi agenti costruttori della vita, fondamentali nella digestione e riparazione del nostro corpo. 
UNA FONTE COMPLETA DI AMMINOACIDI: il paradigma del nostro bisogno di proteine animali appartiene al passato. L'attuale dietetica considera le proteine catene complesse di amminoacidi di cui ritiene sia ricca un'alimentazione vegan verde e diversificata.
LA DISINTOSSICAZIONE: la grande quantità di fitonutrienti e di minerali contenuti negli alimenti crudi aiuta gli organi eliminatori a trattenere tutto ciò di cui hanno bisogno per svolgere il loro lavoro, ad espellere le tossine e a mantenerci in salute.
UNA MIGLIORE CIRCOLAZIONE SANGUIGNA: grazie alla grande quantità di acqua e clorofilla (pigmento vitale nel nostro pianeta: trasforma l'energia solare in zucchero semplice, abbinando atomi di carbonio e atomi di idrogeno presenti nell'aria e producendo ossigeno) contenuta negli alimenti crudi, la digestione necessita di meno sangue, avvantaggiando la rigenerazione e l'ossigenazione dei muscoli e del cervello.
MOLTIPLICAZIONE DEI NUTRIENTI: l'ammollo, la germinazione e la fermentazione aumentano il valore nutritivo e la biodisponibilità dei nutrienti. Le vitamine si moltiplicano e i grassi e le proteine si semplificano.
UN SURPLUS DI ENERGIA: avremmo a disposizione maggior energia per la realizzazione dei nostri sogni e per vivere pienamente.
UN'ALIMENTAZIONE ECORESPONSABILE: l'alimentazione viva ha a cuore l'impronta ecologica, economica e umana degli alimenti. 
UN ATTO POLITICO RIVOLUZIONARIO: il potere che hanno gli alimenti di cambiare il mondo orientando il potere d'acquisto verso le imprese responsabili è gigantesco. Mangiare significa votare con ogni boccone, è una rivoluzione dolce attraverso il piatto e il piacere. Oggi pagare più caro per il bio-locale è un'azione carica di significato.
PARTECIPARE AL BENESSERE GLOBALE: abbiamo bisogno di ridefinirci come comunità, per un futuro più vivibile e responsabile. Ci impegniamo con ciò che consideriamo un avvenire più armonioso per tutti. Anche con l'Alimentazione.

8 febbraio 2015

si parlava di Amore, ieri, al Caffè Filosofico ...

Come scritto in Conscious Loving (non ancora tradotto in italiano), l’amore ha una forza potentissima. Se non sappiamo come usare questa forza, cadiamo facilmente vittima delle sue potentissime distorsioni dolorose. È la resistenza all’amore che causa problemi, non l’amore in sé. L’amore ha una luce fortissima e quando ci investe illumina anche le nostre parti oscure. Porta in superficie aspetti di noi che stiamo disperatamente cercando di tenere nascosti. Quando questi emergono nell’incontro e nel rapporto, spesso facciamo muro ...




Questo, secondo Osho accade perché l'amore è mutazione, cambiamento.


Ogni trasformazione sarà necessariamente dolorosa, poiché le vecchie consuetudini vanno abbandonate a favore del nuovo.